Blackstone Fortress: la recensione!



Come avrete di certo capito lo scopo di N.E.R.O. non è solo quello di raccontarvi in modo avvincente le partite che gioco. Non è solo quello di mostrare quanto sia bello visivamente un board game anche con delle miniature dipinte a livello base. Ma è soprattutto quello di recensire e far capire a voi lettori se il gioco in questione può essere un acquisto azzeccato per la vostra collezione! Il tutto senza fare troppi spoiler…
Lo so, la sfiga del leggere la prima recensione di un blog è non avere nessun termine di paragone. Quello che vi posso assicurare è che sono ESIGENTE. Per meritarsi il massimo dei voti un gioco per me non deve essere bello, deve esse eccezionale! Deve avere quel “fattore WOW” che ti induce a giocarci ancora e ancora.

La recensione che trovate in questo articolo è quella di Blackstone Fortress, di cui vi ho narrato la campagna che ho giocato nelle pubblicazioni precedenti. Se avete la memoria corta potete trovare i link qui:

CHE TIPO DI GIOCO E’
Blackstone Fortress è un dungeon crawler cooperativo creato da Games Workshop, storica azienda inglese di wargames. E’ solita a produrre anche giochi da tavola e stavolta ne ha dedicato uno all’universo di Warhammer 40k.
A Blackstone Fortress ci potete giocare da soli oppure in compagnia fino ad un massimo di cinque giocatori.
La durata delle partite è MOLTO variabile. Potreste affrontare pochi dungeon all’interno di una partita e risolverla in poco più di un’ora. Ma mediamente se le cose vanno come devono andare tra preparazione, spedizione e passo commercio vanno via 3 ore. Il vantaggio è che il gioco contiene tutto il necessario per “stoppare” una partita, chiudere tutto in pratiche bustine e riprendere la partita un altro giorno esattamente dove è stata lasciata.

PUNTI FORTI
-Miniature magnifiche: Games Workshop non ha nulla da imparare sulla produzione di miniature di altissima qualità. Quelle contenute in questo gioco sono molto dettagliate e con pose dinamiche. Attenzione: essendo un prodotto di un certo livello, ha bisogno di modellisti di un certo livello. Togliere dagli sprue i pezzi piccoli senza danneggiarli non è un’opera facilissima, ma una volta tolti il gioco è fatto: i pezzi si assemblano in maniera perfetta senza dover limare troppo.

-Miniature riciclabili: non nel senso che quando le buttate la loro plastica viene rifusa, ma le miniature di Blackstone Fortress possono essere utilizzate in altri giochi GW come Warhammer 40k (le regole dei modelli sono incluse nella scatola) e Kill Team (queste regole invece si trovano in rete e sono ufficiali). E’ un punto forte solo per gli appassionati GW, ma pur sempre una cosa a favore.

-Non annoia anche dopo diverse partite: la casualità dei nemici, dei dungeon, delle sfide, ecc.. rende ogni partita diversa. Anche dopo aver finito la campagna mi sono andato a vedere singolarmente tutte le carte Esplorazione e mi sono reso conto che ci sono alcuni dungeon che non abbiamo mai affrontato! Le situazioni che si creano durante le partite sono sempre diverse e divertenti.

Non c’è che dire, le serate di gioco sono sempre state molto divertenti. E non è stato merito solamente dell’alcool!!

-Sistema di regole consolidato: le regole sono del tutto simili ad altri dungeon crawler made in GW, quindi funziona bene, è avvincente e tattico. Non è complicato ed è facile da digerire anche da chi non è abituato a dover imparare tante regole. Ovviamente le prime partite vanno fatte con i manuali sott’occhio, ma le tabelle riassuntive sono fatte molto bene ed aiutano a districarsi velocemente in qualsiasi situazione di gioco.

PUNTI DEBOLI
-E’ troppo facile: come qualcuno di voi avrà sicuramente notato leggendo gli articoli precedenti, non abbiamo trovato nessuna difficoltà durante il gioco. Pochissime difficoltà crescenti da una partita a l’altra. L’unica volta in cui un esploratore è finito fuori dai giochi durante un Combattimento non è stata per colpa delle difficoltà incontrate nel gioco, ma per un’azione sconsiderata fatta per goliardia (se non ricordate vi consiglio di leggere “Discesa” perché ci siamo fatti veramente delle gran risate). La campagna l’abbiamo finita nel numero minimo di partite possibili ed è andato tutto troppo liscio… C’è inoltre da dire che la campagna può fallire solamente se muoiono un tot di esploratori (e credetemi è improbabile che ne muoia anche solamente uno) oppure perché non sono stati raggiunti gli obiettivi richiesti entro dodici partite. Ripeto, DODICI partite. Tutto per dire: è impossibile fallire la campagna. Non è un punto debole se non vi piace perdere, ma a me piacciono le sfide e qui non ce ne sono.

Nemmeno la temuta ultima missione è stata difficile come speravamo

-Meglio non giocarci in cinque: mentre quattro giocatori controllano un esploratore a testa, il quinto giocatore ha solamente l’infausto compito di determinare le azioni random dei nemici, quindi le decisioni che prende sono ridotte all’osso. Giocateci massimo in quattro.

-Traduzione non ottimale: se prendete il gioco in italiano sappiate che non è perfetto.  Come minimo una carta equipaggiamento è stata tradotta male (forse ce ne sono altre). Nella versione originale la carta “Morte” è monouso, mentre in quella italiana può essere usata all’infinito (cosa che la rende estremamente forte); ovviamente insospettendoci della sua efficacia ci siamo documentati e quando abbiamo visto l’errore l’abbiamo usata come nella versione originale. Non dovrebbe essere l’unico errore visto che ci sono un paio di carte Sfida che hanno un funzionamento non chiarissimo (del tipo che ti mettono davanti a delle scelte ma ottieni la stessa ricompensa con entrambe le opzioni) quindi SPERO sia un errore di traduzione, ma non ho avuto modo di controllare. Le faq ed errata del gioco esistono, ma non citano queste carte.

-Non è ben bilanciato: ci sono potenziamenti che stravolgono il modo di giocare. Il primo tra tutti è il Manipolatore di Percezione Thexiano. Troppo forte. Permette di fare delle cose assurde come bloccare i modelli nemici oppure compiere gli obiettivi delle missioni senza essere attaccati. Per bilanciarlo basterebbe una regoletta del tipo “si disattiva quando l’esploratore si trova adiacente ad un ostile” (sarebbe una home rule perfetta secondo me). Nemmeno i personaggi sono bilanciatissimi tra loro. Diciamo solo che Vorne la Pia è sempre stata una spanna sopra a tutti gli altri durante la campagna: corre veloce, distrugge qualsiasi cosa le si pari davanti e ha anche un’abilità difensiva con cui lascia a terra delle trappole di fuoco.

Se volete rendere le partite più impegnative, non giocate Vorne: vedrete come i nemici saranno più difficili da buttare giù…

IL DADOMETRO
Se state cercando un gioco che metta alla prova le vostre abilità tattiche, Blackstone Fortress NON è il gioco per voi. Si perde difficilmente, ma se questo per voi non è un problema il divertimento è assicurato: tanti dungeon da affrontare popolati da una moltitudine di nemici sempre diversi vi attendono all’interno della Fortezza.
Qualche regola poteva essere sicuramente studiata meglio sia per bilanciare che per chiarire l’effetto di carte e personaggi vari, ma il tutto rimane godibilissimo sotto ogni punto di vista.
Ciò che più colpisce positivamente è senza dubbio il lato estetico: il tavolo da gioco è un vero spettacolo per gli occhi grazie alle fantastiche miniature e agli accessori di gioco studiati in ogni dettaglio.
EDIT: dopo aver pubblicato questo articolo sono uscite delle regole aggiuntive ufficiali per il gioco, leggi l'articolo:
Blackstone Fortress: Hostile Thread Detected

Il Dadometro dice: 4 su 6!

SENZA DUBBIO UN BEL GIOCO!














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