Blackstone Fortress: "La Cripta Nascosta"
Il Boss Finale del gioco, la bestia disturbatrice, abitatrice delle scatole di cartone, colei che se cade un dado a terra “ommioddiocistagiocandoilgattononlotroveremomaipiùùùù”: Bibi, la mia gatta (: |
Tutte le insidie che abbiamo affrontato fino ad ora, tutti gli indizi trovati, tutti i nemici sconfitti, hanno portato a questo momento: l’apertura della Cripta Nascosta, ultimo dungeon di Blackstone Fortress.
(scusate la
foto iniziale, a volte mi va in corto il cervello)
SPOILER ALERT: l’articolo è un avvincente racconto della partita che abbiamo giocato noi di N.E.R.O. e non sarebbe altrettanto coinvolgente senza tutti i dettagli che contiene.
Se vuoi evitare spoiler non leggere ora l’articolo, ma torna qui quando avrai giocato la tua partita così da scoprire come è andata a noi!
Se vuoi evitare spoiler non leggere ora l’articolo, ma torna qui quando avrai giocato la tua partita così da scoprire come è andata a noi!
Per leggere la nostra recensione del gioco senza spoiler clicca qui.
LA VIA
D’ACCESSO
Prima di
arrivare alla Cripta vera e propria, ci sono ben otto carte Esplorazione
casuali da affrontare prima.
L’episodio
più degno di nota è sicuramente quello relativo alla carta Sfida “Fuoco
Incrociato”. I nostri esploratori stanno figurativamente attraversando una
stanza protetta da raggi di energia. Per risolvere questa sfida si tira un
dado. Poi a turno ogni giocatore deve indovinare se otterrà un numero maggiore
o minore/uguale del dado precedente, e poi tirare un dado. Se indovina non
succede nulla, ma se sbaglia…
Tiro
iniziale: 1, bene!
Inizia Pablo
e dichiara di ottenere un numero maggiore. Tira e ottiene 6, ottimo!
Tocca a
Federico che ha la vittoria assicurata dichiarando di ottenere un numero
minore/uguale. Tira e anche lui ottiene 6, benissimo!
E’ la volta
di Davide, anche lui non può fallire il test, tira il dado e… ottiene 3.
E’ la mia
volta, dichiaro un minore/uguale (il solito ottimista…) ma ottengo 5, test
fallito!
Chi fallisce
il test si becca tante ferite quanto il numero degli esploratori che hanno
effettuato la prova, quindi il mio UR-025 si becca ben 4 ferite, più di quelle
che può sopportare quindi finisce fuori dai giochi!!
Lo sgomento
iniziale lascia presto spazio a risate e insulti vari come solo situazioni
simili riescono a fare. L’ordine viene ristabilito quando nel Passo Recupero
immediatamente successivo mi ricordo di avere il Kit Medico dell’Hospitaller e
risano tutte le ferite all’esploratore robot. “I’LL BE BACK” [cit.]
LA CRIPTA
NASCOSTA
La Cripta
viene finalmente aperta: al suo interno giacciono infinite schiere di ostili in
stato di ibernazione. Appena i nostri esploratori varcano la soglia, i nemici
si animano per impedire che raggiungano il Cubo di Stasi.
Per
rappresentare ciò, gli ostili di questo dungeon sono più lenti ma più
resistenti del normale. A complicare le cose, il sistema di sicurezza della
Cripta prevede una Torretta d’Annientamento che ad ogni round spara laser in
una direzione casuale tra sei possibili opzioni.
Inutile dire
che questo laser fa MOLTO male. Inutile dire che UR-025 ha una brutta
esperienza con i raggi di energia, e il suo Kit Medico l’ha già usato.
Anche se non c’è scritto da nessuna parte, penso proprio che il righellino per determinare la linea di vista sia stato fatto apposta per fungere da raggio laser, mmm… |
L’avanzata
verso il nostro obiettivo, il Cubo di Stasi, ha inizio. Ci facciamo strada
sparando salve di colpi sui nemici ed evitando di fermarci sugli esagoni in cui
potenzialmente potrebbe puntare la Torretta d’Annientamento (che a parte
nell’entrata non sono molti!).
La mappa si
conclude con un vicolo cieco in cui risiede il Cubo di Stasi. Per aprirlo,
dobbiamo passare tre turni con almeno un esploratore adiacente ad esso ma non
adiacente a nessun nemico. La tattica giusta è ovviamente mettere tutti gli
esploratori compatti attorno al Cubo, lasciando esagoni liberi per i nemici
solamente di fianco ad esploratori resistenti.
Questa
tattica “a testuggine” si rivela efficace e Rein (o forse era suo gemello
Raus?) apre il Cubo di Stasi.
A questo punto dell’avventura, il regolamento ci dice di aprire la busta segreta |
La missione
così come l’intera avventura è conclusa. La busta segreta contiene un
potenziamento chiamato “Impianto della Preveggenza”: permette di usare più Dadi
Destino del normale (che sarebbero i dadi comuni che tutti gli esploratori
possono utilizzare per compiere azioni durante il turno), inoltre l’esploratore
che tiene questo equipaggiamento non può morire. Gli Halfling gemelli hanno
fatto un bell’affare insomma!
L’avventura
durata sei partite è finita. Ovviamente il gioco è creato per continuarla con
espansioni e missioni aggiuntive varie, come infatti la ricompensa finale
suggerisce.
Chissà se su
N.E.R.O. racconteremo altre partite di questo gioco?
Sto
volontariamente evitando di dare un giudizio finale sul gioco perché ho
intenzione di scrivere una recensione dettagliata nel prossimo articolo.
Quindi… congratulazioni ai nostri prodi esploratori e a presto!
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