Blackstone Fortress: "Corridoio della Morte"
Eccomi
pronto a raccontare l’assalto all’ultima Roccaforte di Blackstone Fortress: il
Corridoio della Morte. Dicono sia il luogo dove si annidano le creature note
come Ur’Ghul: questa razza xeno è caratterizzata dalla capacità innata di
cacciare in zone completamente prive di luce, rendendoli dei temibili e
famelici assassini dell’oscurità (mi raccomando tenete a mente questa
definizione degli Ur’Ghul, ci servirà più avanti).
SPOILER ALERT: l’articolo è un avvincente racconto della partita che abbiamo giocato noi di N.E.R.O. e non sarebbe altrettanto coinvolgente senza tutti i dettagli che contiene.
Se vuoi evitare spoiler non leggere ora l’articolo, ma torna qui quando avrai giocato la tua partita così da scoprire come è andata a noi!
Se vuoi evitare spoiler non leggere ora l’articolo, ma torna qui quando avrai giocato la tua partita così da scoprire come è andata a noi!
Per leggere la nostra recensione del gioco senza spoiler clicca qui.
LA VIA
D’ACCESSO
La solita
attività fisica di riscaldamento per i nostri esploratori fila liscia fino a
che… non estraiamo una carta mai vista: un mini dungeon per soli due
esploratori.
Vengono
scelti casualmente il robot imperiale UR-025 e Vorne la Pia, poi vengono messi
in una piccola stanza con alcuni nemici. Per riconciliarsi agli altri
esploratori dovranno sconfiggerli tutti!
Vorne e UR-025 affrontano la sfida |
Vorne si
precipita sugli Ur’Ghul riducendoli in cenere con il suo lanciafiamme. Intanto
i Cultisti Negavolt caricano UR-025 che subisce una ferita ma contrattacca con
vigore. Lo Psionico Ribelle fallisce il suo attacco e Vorne sconfigge anche lui
poco prima che il suo compagno robot riesca a finire l’ultimo Negavolt.
Solo qualche
graffio per i nostri esploratori e completiamo la via d’accesso.
LA
ROCCAFORTE
Il dungeon del Corridoio della Morte è uno dei più vasti di tutto il gioco |
E’ il
momento per Dahyak di rendersi invisibile grazie al suo Manipolatore di
Percezioni: tira il D20 e ci riesce! Questo ci darà un ENORME aiuto nel
compimento della missione, visto che lo scopo è recuperare un oggetto all’interno
della tana degli Ur’Ghul e poi sconfiggerli.
Per
arrivarci però dobbiamo attraversare questa immensa mappa fatta di grandi
stanze e lunghe linee di tiro, cosa abbastanza rara nei dungeon di Blackstone
Fortress. I nemici sono come al solito vogliosi di abbracciarci e corrono tutti
verso di noi. Tutti tranne i più molesti tra loro: i cecchini dei Guardsmen
Traditori. Ce ne sono quattro messi ai lati della mappa e fanno male se non
vengono fermati subito. Neutralizzati quelli per primi, siamo pronti a farci
strada verso il nido a suon di pistole tra i nemici rimanenti: Cultisti
Negavolt, Chaos Beastmen e Space Marine del Chaos.
Dopo aver attraversato
il fatidico Corridoio della Morte, il prode Kroot scout rimasto invisibile per
tutto il dungeon balza in avanti, supera una barriera laser, entra nella tana
degli Ur’Ghul e recupera il manufatto in tutta calma, senza che i nemici si
accorgano di lui (alla faccia dei temibili e famelici assassini
dell’oscurità…………).
Una volta
recuperato il manufatto “Arma dell’Era Oscura”, anche gli altri esploratori
entrano nella tana e sterminano senza pietà gli Ur’Ghul che vi trovano dentro,
portando a termine la missione.
RITORNO A
PRECIPIZIO
Stavolta gli
equipaggiamenti casuali che sono apparsi a Precipizio non ci soddisfano un
granché. Sono quasi tutti oggetti monouso economici in termini di Archeotech,
che deprediamo quasi completamente affamati di potenziamenti per l’ultimo
dungeon.
Ebbene sì,
perché adesso che abbiamo conquistato tutte le Roccaforti possiamo accedere al
livello finale: La Cripta Nascosta. Quali tesori troveremo? Quali segreti
sveleremo?
Sommariamente
delusi dalla missione appena compiuta per la sua semplicità (probabilmente solo
grazie all’invisibilità di Dahyak), ci andiamo a spoilerare cosa ci aspetta
nella Cripta. Leggendola sembra che finalmente affronteremo una missione
difficile, ma ve lo potrò dire con certezza solo al prossimo articolo!
-Dado
Vai alla recensione >>
Articolo successivo >
Articolo precedente <
Commenti
Posta un commento