The Others: la recensione!
No, non è
l’inizio di una barzelletta vecchio stile, si tratta di The Others – Seven
Sins!
In questo
articolo recensirò questo gioco da tavolo che per me ha un valore affettivo non
indifferente: dopo 15 anni di modellismo unicamente legato ai wargame, The
Others mi ha spalancato le porte del mondo dei giochi da tavolo con miniature,
essendo stato il mio primo acquisto di questo genere.
CHE TIPO DI
GIOCO E’
The Others è
un gioco della CoolMiniOrNot uscito sul mercato nel 2016 e distribuito in
Italia da Asterion. Si definisce un horror-game asimmetrico “uno contro tutti”,
nel quale un giocatore prende il comando di uno dei Peccati Capitali, mentre gli
altri si alleano tra di loro per contrastarlo in veste di Eroi, per un totale
di massimo 5 giocatori (NB: non si può giocare in solitario).
Chiamarli “Eroi”
è un po’ un controsenso, visto che non sono proprio i convenzionali paladini
della giustizia che siamo abituati a vedere.
Ecco gli eroi contenuti nella scatola base |
Secondo il background
della storia l’organizzazione nota come F.A.I.T.H. arruola questi esseri dai
poteri straordinari per proteggere l’umanità dai demoni che prendono forma nel
nostro mondo sotto forma dei Sette Peccati Capitali. Nella scatola base avremo
a disposizione sette di questi eroi “non convenzionali”, due Peccati (Superbia
e Accidia) e tre tipi di Accoliti che si schiereranno insieme al Peccato scelto:
suore, medici e barboni saranno infatti corrotti dai poteri del male.
Le partite
si giocano seguendo le Storie: questi diagrammi a blocchi definiscono una serie
di obiettivi che la squadra degli Eroi deve completare per vincere la partita.
Il giocatore dei Peccati invece vince se sconfigge un certo numero di Eroi
prima che questi completino la Storia.
Ogni Storia
può essere giocata in due mappe diverse per aggiungere variabilità al gioco.
Anche alcune espansioni contengono nuove mappe. Le storie invece sono solamente
sette… come i Peccati Capitali, ovviamente.
L’unica
altra Storia esistente oltre quelle contenute nella scatola base si trova
nell’espansione Apocalisse.
Alcuni dei bellissimi componenti del gioco, tra cui le famose Storie |
Le regole
sono tante da sapere quindi le prime partite procederanno un po’ lentamente, ma
fortunatamente non sono complicate e si memorizzano nel giro di massimo un paio
di partite.
In pratica
gli Eroi si attivano a giro e il turno finisce quando ciascuno di essi si è
attivato due volte. Il giocatore dei Peccati ha un certo numero di attivazioni
da compiere durante il turno e può scegliere di farle tra un Eroe e l’altro.
La meccanica
più interessante del gioco è sicuramente quella della Corruzione. Gli Eroi come
in molti altri giochi hanno un valore di Ferite e dopo averne incassate un
certo numero, verranno eliminati. Oltre alle Ferite i personaggi dovranno
tenere traccia del loro livello di Corruzione. Questo valore aumenta
obbligatoriamente per effetto dell’ambiente e dei nemici, ma gli Eroi possono
scegliere anche di aumentarlo volontariamente per acquisire dei bonus nei
combattimenti. Più è elevato il livello di Corruzione attuale e migliore sarà
il bonus. Semplice no? Tutti a farsi la doccia nella Corruzione! E invece no,
vi pareva.
C’è una
piccola contro indicazione: arrivati al massimo livello di Corruzione, questa
non potrà più essere aumentata volontariamente (quindi non vengono più presi
bonus) ed ogni punto di Corruzione aggiuntivo che il personaggio subirà si
trasformerà in Ferita.
In pratica
un Eroe raggiunge il suo massimo potere offensivo quando la Corruzione è quasi
al massimo, ma al tempo stesso diventa incredibilmente fragile. Usate la
Corruzione con cautela!
PUNTI FORTI
Le
miniature: sono fantastiche, come d’altronde tutti gli altri componenti.
Parliamo della CMON che sta per Cool Mini Or Not, cosa vi aspettavate? Concept
favolosi, scolpite con bellissimi dettagli, stampate in materiale ottimo e
addirittura monopezzo. No, ma dico: avete visto che roba?
Fa sempre un certo effetto vedere sul campo l'avatar della Superbia |
La meccanica
di gioco: è molto evocativa. Vedere il proprio Eroe distruggere qualsiasi cosa
gli si pari davanti e poco dopo venire consumato dalla Corruzione ha un che di
epico. Inoltre il fatto che il giocatore dei Peccati non abbia dei momenti
precisi in cui attivarsi ma è lui a scegliere quando farlo, rende il gioco
abbastanza strategico. Queste due meccaniche mi hanno divertito parecchio, ma
come vedremo tra poco lo spasso si abbasserà con il procedere della Storia…
PUNTI DEBOLI
Il finale: è
quasi sempre lo stesso. In molte Storie l’obiettivo finale è sconfiggere
l’avatar, cioè il mostro più grande schierabile dai cattivi. Ne consegue che il
giocatore dei Peccati sarà sempre incentivato a nasconderlo e a proteggerlo con
gli altri mostri. Dopo quasi venti partite che ho fatto a questo gioco, vi
posso dire che nella maggior parte di esse ho sempre visto la stessa scena
finale: il giocatore dei Peccati “arrocca” l’avatar in una casella piena di
mostri e gli Eroi fanno a turno per buttarsi e provare ad abbatterlo. Tutto ciò
è molto sconfortante.
Ovviamente tale situazione dipende dalle scelte che fa il giocatore dei Peccati, ma gli converrà sempre agire così se vuole puntare alla vittoria.
Ovviamente tale situazione dipende dalle scelte che fa il giocatore dei Peccati, ma gli converrà sempre agire così se vuole puntare alla vittoria.
La
difficoltà: è molto variabile in relazione alla Storia. Ci sono Storie in cui
gli Eroi hanno veramente vita facile, altre invece in cui non hanno MAI vinto
anche dopo numerosi tentativi… Che dire, non è un punto debole così grave. Ma
sarebbe stato molto utile notificare la difficoltà della Storia in modo da organizzare
meglio le partite e scegliere un giocatore dei Peccati adatto alla situazione.
Esempio: “la Storia 1 è di livello facile per gli Eroi, mentre la Storia 7 è
livello difficile”.
IL DADOMETRO
Le
meccaniche sono originali e le miniature fantastiche. Peccato che il finale di ogni partita sembri sempre lo
stesso film…
Notate che se puntate a giocare senza fregarvene di chi vince e chi perde potrete far giocare i Peccati in maniera più fantasiosa e quindi non avvertire questo senso di ripetitività.
Il Dadometro
dice: 3 su 6!
SOLO PER I
FAN DEL GENERE…
-Dado
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