Viaggi nella Terra di Mezzo: “Gulgotar”



Pensavamo che la partita precedente fosse stata breve… ma nulla in confronto a questa!!
E’ stata la partita più corta di tutta la campagna, ma forse anche di tutta la storia dei board game: il setup della mappa ha portato via più tempo dei due turni che abbiamo giocato.

SPOILER ALERT: l’articolo è il racconto di una partita che abbiamo giocato noi di N.E.R.O. e non sarebbe altrettanto coinvolgente senza tutti i dettagli che contiene. Se vuoi evitare spoiler non leggere ora l’articolo, ma torna qui quando avrai giocato la tua partita così da scoprire come è andata a noi!
Per leggere la recensione senza spoiler clicca qui.

L’obiettivo era sconfiggere Gulgotar, il braccio destro di Atarin che avevamo già incontrato nella seconda partita. Come sicuramente vi ricorderete in quella partita ci ha veramente fatto vedere i sorci verdi, tornando in vita ben due volte e sconfiggendo Legolas in un combattimento fuori dalla sequenza standard che ci aveva del tutto sorpreso. Quella partita l’avevamo persa, questa invece l’abbiamo vinta con anche troppa facilità, sconfiggendo prima lo Spettro dei Tumuli e poi Gulgotar.

Fine. Una partita insipida come il suo titolo. Zero colpi di scena, zero difficoltà. Non si addice per niente all'epico combattimento finale contro uno dei boss del gioco.

Qualche foto l'abbiamo fatta lo stesso nel brevissimo tempo della partita:






-Dado

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