AVP: la recensione!
Torniamo a
parlare del gioco da tavolo di Alien versus Predator! Se vi siete persi
l’articolo della nostra prima partita, potete ritrovarlo qui:
CLICCA PER VEDERE LA PRIMA PARTITA!
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E’ passato
diverso tempo da quel giorno. Nel mentre abbiamo fatto altre partite, ci siamo
scambiati il controllo delle fazioni e abbiamo sviscerato il gioco in ogni suo
particolare… tutto per questo momento: il verdetto finale!
La
recensione riguarda la sola scatola base del gioco, chiamata AVP: The Hunt
Begins.
CHE TIPO DI
GIOCO E’
Una breve presentazione
del gioco è stata già fatta nell’articolo che ho linkato poco sopra, è ora di
andare più nel dettaglio!
Quello che
più amo di questo gioco sono le molteplici modalità di gioco:
-Tutti
contro tutti: due o tre partecipanti scelgono ciascuno una delle fazioni
precostruite e decidono quale missione giocare tra le dieci disponibili.
-Campagna:
come sopra, ma le missioni vanno giocate in ordine e i modelli acquisiscono
punti esperienza rafforzandosi di partita in partita.
-Cooperativo:
i giocatori creano una squadra mista composta da Marine e Predator e combattono
contro le forze degli Alien che agiscono sulla mappa tramite un set di regole
preimpostato.
Le
sopracitate modalità possono anche essere giocate con squadre e missioni
personalizzate: se si possiedono altri modelli di AVP quindi, potete integrarli
a quelli della scatola base per creare un team di guerrieri tutto vostro.
Potrete personalizzare anche mappa e condizioni di vittoria grazie alle carte
Missioni.
Eh già,
perché AVP non è solamente un gioco da tavola, ma è soprattutto un wargame:
decine e decine di modelli aggiuntivi sono acquistabili per ciascuna fazione.
Online si trovano le regole per giocare i modelli su un diorama personalizzato,
come in ogni wargame che si rispetti.
C’è da dire
che questa vera natura da wargame si sente eccome: le regole non sono
semplicissime e le opzioni sono tante. La risultante è un entry level elevato,
che rende difficile digerire il gioco ai più.
Ma niente
paura! Una bella partita cooperativa è un ottimo modo per familiarizzare le
regole di pochi modelli alla volta.
E ora vediamo di a trovare una risposta alla vostra domanda: “questo gioco fa per me?”.
PUNTI FORTI
Alien versus
Predator: ragazzi… c’è altro da dire? Per un vero fan della saga questo gioco è
d’OBBLIGO! Ricreare i combattimenti dell’universo di AVP è impagabile: potrete
usare tutte le bizzarre armi dei Predator, potrete corrodere nemici e ambienti
circostanti con il sangue acido degli Alien e non vi dico la goduria durante la
partita nell’esclamare “Vengono fuori dalle *ottute pareti!!!”
Le
miniature: anche qua, poco da argomentare. Bellissime, dettagliate, pose
evocative e materiale ottimo…. E sono monopezzo!
Tante
modalità di gioco: le opzioni come detto prima sono molteplici e già solamente
con le miniature della scatola base vengono fuori tantissime ore di gioco.
Provate ad aggiungerne qualcuna e avrete incalcolabili serate di divertimento!
PUNTI
DEBOLI:
Regole non
perfette: nelle nostre partite c’è stato qualche caso di regole poco chiare e situazioni
molto strane, soprattutto per quanto riguarda le regole scritte sulle carte.
Alcune permettono di lanciare granate attraverso porte chiuse, oppure di
potenziare significativamente il lanciafiamme usando un mirino…. Ovviamente si
può rimediare usando delle home rules (o anche semplicemente il buon senso)
però ecco, questa atmosfera di “gioco poco testato” c’è.
In tre o
niente: io sconsiglio vivamente di giocarlo in due e vi spiego perché. Il
bilanciamento del gioco si regge sul principio “carta/forbice/sasso” tra le
fazioni. I Marine hanno il lanciafiamme che se piazzato bene devasta da solo
tutta la squadra degli Alien. Questi ultimi però si rifanno facilmente contro i
Predator che hanno troppi pochi modelli (e quindi azioni) per poter dire la
loro contro la marea di Alien. Infine, i Predator se la cavano abbastanza bene
contro i Marine che una volta ingaggiati con un pezzone multiferita corazzato
fanno ben poco. Ne risulta che se si gioca con una fazione in meno, lo scontro non
è affatto bilanciato.
E’ come in
amore: in AVP vince chi fugge. Eh sì, purtroppo un’ottima tattica per vincere a
questo gioco è lasciare che siano gli avversari ad ingaggiare e a combattere
per primi. Mi spiego: in una partita a 3 giocatori se due schieramenti se la
danno di santa ragione, il terzo è molto avvantaggiato visto che ingaggia per
ultimo con tutti i suoi modelli ancora integri.
Per usare un
altro luogo comune esplicativo: tra i due litiganti il terzo gode.
Fortunatamente
questo problema viene risolto in alcune missioni da uno schieramento ben
studiato che fa scaturire delle belle schermaglie sparpagliate nella mappa e
non la solita rissa che si svolge tutta in una casella (come invece avviene in
molte missioni iniziali).
Le prime
missioni del regolamento sono scaturite tutte in una mega rissa contenute in
una singola casella. Fortunatamente le missioni successive sono studiate
meglio.
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In ultimo:
non è interamente localizzato in italiano.
IL DADOMETRO
Vi ricordo
che questo voto è riferito unicamente della sola scatola base AVP: The Hunt
Begins.
Sicuramente
avrei dato un voto più alto se avessi considerato la longevità di tutto il
sistema di gioco.
Modelli
opzionali, espansioni e modalità wargame potrebbero intrattenervi per un tempo
superiore all’aspettativa di una vita umana media.
Il Dadometro dice: 3 su 6!
SOLO PER I FAN DEL GENERE...
In conclusione: il gioco base non aggiunge nulla in più rispetto a tanti altri american asimmetrici sul mercato. Ma se siete fan della saga e digerite un gioco non in italiano, vi consiglio di aggiungerlo alla vostra collezione per taaaaaaaaante serate di divertimento e azione!
Purtroppo i
Facehuggers non sono contenuti nella scatola base, quindi li ho presi a parte.
Non sono stati il mio unico acquisto supplementare come testimonia la prossima
foto.
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Ho già
iniziato a dipingere i modelli contenuti nell’espansione. To be continued…
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-Dado
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